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#3 Extension
04/05/2013

14:30 / ingresso libero
Cosa causano al corpo e allo spirito delle note musicali ripetute per più ore? Come si sviluppa il ricordo di una melodia? Si ha la capacità di restare concentrati su dei musicisti per trecento minuti? Nel 1983 il compositore americano minimalista Morton Feldman scrive il suo secondo quartetto a corde. In un movimento unico e senza pause, della durata di cinque ore circa, la composizione di Feldman impone un nuovo dispositivo e indaga la sensibilità del pubblico all’ascolto prolungato. La resistenza dei musicisti alla fatica si affianca all’abbandono dell’ascoltatore che perde la nozione del tempo e si ritrova a vivere un’esperienza al rallentatore in uno spazio aperto tanto al movimento quanto alla meditazione. Questo esperimento sonoro verrà eseguito dal Black Mountain String Quartet nella Sala Ricevimenti della Villa Maraini, riallestita per l’occasione dagli architetti Christoph Schmidt e Susann Vécsey.

Istituto Svizzero di Roma
Ingresso via Ludovisi 48


A cura di Denis Schuler

Black Mountain String Quartet: Cristiano Serino (violino I), Mervit Nesnas (violino II), Riccardo Savinelli (viola), Alfredo Mola (violoncello).
Programma: Morton Feldman, Quatuor No.2 (1983)

Allestimenti e scenografie:
Susanne Vécsey & Christoph Schmidt (CH): Per una volta il piano nobile di Villa Maraini si riempie di vita. Diversi elementi d’arredo di tutte le stanze principali creano spazi adatti a trascorrere un intero sabato pomeriggio all’ascolto del quartetto d’archi, leggendo libri e sorseggiando del the o addirittura sdraiandosi per riposare dopo pranzo. Nella sala centrale la scultura realizzata per l’occasione, consistente in quattro sedie interconnesse, vuole essere più un piedistallo per i musicisti che un palcoscenico. Dal primo pomeriggio fino a dopo il tramonto, una semplice lampadina lievemente illuminata è sospesa sopra i musicisti. Rappresenta un punto di costante concentrazione durante queste ore di contemplazione.