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#2 Noir
12/04/2013

21:00–22:00–23:00

ingresso libero fino a esaurimento posti

Un black out volontario. Il nero totale. I corpi sonori riempiono delicatamente lo spazio in tutti gli angoli e interstizi. Quali sono i punti di riferimento? Come orientare l’ascolto? Se non si vedono i musicisti nello spazio in cui suonano, la percezione della musica diventa globale e si costituisce un “mondo sonoro”. Tutto fa parte dell’esperimento, non ci sono più parassiti o rumori, c’è un’estensione dell’ascolto. Si sente la respirazione, i silenzi compongono le note e la parola s’incarna. Partendo da un repertorio misto che include musica contemporanea, musica popolare e improvvisazione, Anna D’Errico, Céline Hänni, Denis Schuler e Anna Spina sperimentano il luogo attraverso l’udito e sviluppano una forma del tutto originale di concerto. I quattro musicisti suonano tre volte, tre repertori differenti per un’unica esperienza sensibile.
L’esperienza musicale così concepita elimina la vista per concentrarsi sulla sperimentazione dello spazio attraverso il suono anche grazie all’allestimento della sala ideato dagli architetti Susann Vécsey e Christoph Schmidt, membri ISR 2012/13.

Istituto Svizzero di Roma – Sala Elvetica
Ingresso via Ludovisi 48


Concezione Ensemble Vide, a cura di Denis Schuler
Ensemble Vide: Anna D’Errico (piano), Céline Hänni (voce), Denis Schuler (diffusione), Anna Spina (viola)

Musiche di: Georges Aperghis, John Cage, Eva Cveta, Claude Debussy, Morton Feldman, Olivier Messiaen, Kurt Schwitters, Jürg Wittenbach

Allestimenti e scenografie:
Susanne Vécsey & Christoph Schmidt (CH): Hanno fondato il loro studio di architettura ‘Vécsey Schmidt Architekten’ a Basilea nel 2007. Oltre a progetti di edifici e concorsi, lavorano anche su temi legati alla teoria dell’Architettura.
Attraverso un incrocio volumetrico le colonne esistenti, sovradimensionate, si uniscono in un’unica grande scultura bianca all’interno dell’ambiente. L’intervento unifica lo spazio e non lo divide, come potrebbe invece sembrare. Il pubblico del concerto, completamente al buio, può sdraiarsi o sedersi sulla scultura mentre i musicisti possono muoversi attorno a loro in tutte le direzioni.